La lettera scarlatta
Ho sempre pubblicato i miei testi tramite editori, ma l’articolo mi sembra ragionevole ed equilibrato.
C’è una parolina che inizia per “A” che incute orrore e raccapriccio nel cuore di ogni editore benpensante: Autopubblicazione. Che fa rima con autoproduzione e, per far di tutta l’erba un fascio, con editoria a pagamento.
La lettera scarlatta.
Per prima cosa, distinguiamo.
Un autore autoprodotto o autopubblicato (scusate, se esiste una differenza tra le due cose mi sfugge) è un autore che decide di pubblicare in proprio la sua opera, investendo risorse e tempo in un progetto semplicemente perché ci crede. Che questo “crederci” sia poi basato sulla capacità di riconoscere il valore effettivo della propria opera o semplicemente nel ritenerla valida è tutt’altra cosa e ne parleremo più avanti. Fatto sta che tale atto, per alcuni scandaloso, bypassa completamente l’editoria tradizionale, in altre parole l’autore prende in mano le redini della carrozza e si lancia nel mercato per conto proprio, attraverso servizi di stampa (es. Youcanprint…
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Perché le donne italiane amano la Scienza ma non la Fantascienza?
Francamente preferisco non pensare di far parte delle classiche “eccezioni che confermano la regola”…
Il titolo avrebbe potuto essere anche “Al centro della stanza c’è un elefante con gli occhiali che fa la pupù rosa” e il contenuto che segue non cambiava di una virgola. Fuor di metafora le donne, per l’appunto non leggono e non scrivono Fs.
Se fai questa affermazione al di fuori del fandom i presenti possono dire “Ah, sì? Maddai?” il che vuol dire che non gliene frega niente; oppure a volte “Ah, sì? Maddai e te ne accorgi adesso?” il che vuol dire: “ma si sa”.
Nel fandom invece se dici una cosa del genere capita di sentirsi dire: “Elefante? Quale elefante? Non c’è nessun elefante con gli occhiali. E poi tu, smettila di fare peti”. Se ti dice bene, qualcuno fa: “Beh, sì l’elefante lo vedo, ma poi chi è che dice cosa è davvero un elefante? Dove sta scritto? E se fosse un ippopotamo? Anche l’ippopotamo è…
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Pianeti nomadi o fantapianeti?
Anche se la notizia non è certo fresca, l’esistenza dei cosidetti pianeti nomadi non è di quelle che si possano scordare in fretta. Dato che è ormai quasi un anno che non leggo novità in merito, ho pensato che i lettori del Tredicesimo Cavaliere avebbero gradito trovare qui un riepilogo della situazione, ma non mi stanco di ripetere: le cifre sotto riportate in relazione al numero dei pianeti nomadi esistenti nella Galassia sono sconvolgenti per la loro enormità e vanno prese con molta cautela. E’ utile ricordare che sia il microlensing gravitazionale che l’esistenza dei pianeti vagabondi sono due settori di studio ancora nuovi. Forse l’atteggiamento più consono da tenere in questi casi è quello di Debra Fischer (Yale University): “Sarebbero una specie di gramigna dello spazio”, ha dichiarato a Nature, non senza un tocco di humour.
Pare proprio, infatti, che questi corpi celesti esistano veramente, e vaghino in grande…
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Dopo Marte nostrum, anche Wormhole conquista la vetta della classifica di Amazon!
Classifica “fantascienza”:
Top 100 (classifica globale):
Si torna a tramar di tramisti…
Spassoso! 😀
E mentre noi ce ne stavamo a ciondolare in ferie, là fuori i tramisti continuavano a vivere… e a scrivere. A scrivere cosa? Be’, eccovi la nostra speciale selezione dedicata al tramismo estivo.
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Offerta-lampo: “Wormhole” (Lettere Animate Ed.) a 0,99 euro per due giorni!
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Sabato e domenica l’ebook di “Wormhole” sarà disponibile in tutti gli store a soli 99 centesimi! Approfittatene!
Chiunque inviterà all’evento su Fb almeno dieci amici lettori sarà messo in lista per ricevere una sorpresa speciale! 😉
Pagina Fb della saga: https://www.facebook.com/pages/Wormhole-saga/210575395621627
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Sinossi:
“È tardi! È tardi!”
L’orologio del Bianconiglio segna quasi la mezzanotte. Il tempo rimasto all’Umanità sta per terminare, la creatura sta per tornare a scivolare nel buio. Non resta che seguirla, giù in fondo al pozzo, e cercare di fermare le lancette. Questione di sopravvivenza.
Lei è umana, lui (lei?) non lo è. Lei appartiene al mondo riflesso nello specchio, lui (lei?) è lo specchio stesso. Il primo contatto con l’ignoto è un silenzioso scambio di sguardi, sotto un cielo che sembra quello d’un altro mondo: inciampando nella soglia dell’Universo, Alice sprofonda nel sogno, o incubo, destinato a inghiottire lei e il mondo cui appartiene. Il fragile equilibrio si spezza: dopo tredicimila anni, quello sguardo apre una breccia, una scalfittura nella parete che fin dall’antichità ha tenuto separate le due realtà, svelando un frammento di ciò che non dovrebbe esserci, là fuori, ma c’è.
Il Primo Mondo, da sempre considerato sacro e intoccabile, sta per essere travolto dalla catastrofe assieme a tutte le civiltà dell’Esodo. Per salvare la specie che l’ha accolta, la Chimera è costretta a strapparsi di dosso l’ingannevole apparenza d’umanità di cui si riveste, quel fragile involucro di materia vivente ed emotività umana in cui cela l’abisso della sua vera natura. Sa che il tempo sta per scadere, e sa anche di non essere l’unica anomalia in grado di riscrivere le regole del gioco: qualcos’altro già si muove nell’ombra, attraversando con naturalezza il confine fra ciò che è umano e ciò che non lo è più, o non lo è mai stato.
Come la vibrazione d’una corda pizzicata a entrambe le estremità, la voce degli onnipotenti creatori dei wormhole giunge all’Umanità sia dall’antichità, sia dal remoto futuro: è in gioco lo sconfinato panorama d’un domani che arriva fino alla fine del tempo.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.”
Carl Sagan
Genere: fantascienza/azione/romance
Bio/bibliografia dell’autrice:
Nata nel 1983, Serena M. Barbacetto ha lavorato in numerosi paesi europei ed extraeuropei come ricercatrice e cooperante internazionale. Ha coltivato la passione per la scrittura fin dalla tenera età, dedicandosi alla poesia, alla fiction e in seguito alla stesura di testi accademici, categorie nelle quali ha vinto premi nazionali e internazionali. È autrice di una saga di fantascienza che al momento si compone di due romanzi (“Wormhole”, Lettere Animate Ed., agosto 2014 e “Chimera – Wormhole II: Cronache del Nuovo Impero”), un romanzo breve (“Nostalgia del futuro”) e alcuni spin-off. Ha pubblicato due saggi di economia internazionale (“La scienza delle anomalie” Edicom 2011; “Le imprese sociali in Europa”, Sartimagi 2012), ma anche numerosi racconti e componimenti poetici, pubblicati come ebook singoli (“My Little Lady”, La Mela Avvelenata Ed., 2013; “Marte nostrum”, Edizioni Imperium, 2014) o inseriti in antologie di vari editori (“Into the Galaxy” vol.2, Ass. Cult. Galaxy, 2011; “256k”, Bravi Autori, 2011; “Symposium”, GDS Edizioni, 2012, “Creatori di Universi”, Edizioni Diversa Sintonia, 2012; “D-Doomsday”, Ciesse Edizioni, 2012; “Bagliori Cosmici”, Bravi Autori, 2012; “Sine Tempore”, La Mela Avvelenata Ed., 2013; “50 sfumature di sci-fi”, La Mela Avvelenata Ed., 2013).
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